La povertà non è privazione, è isolamento.
Per imparare a migliorare la qualità delle nostre decisioni, dobbiamo accettare la natura misteriosa dei giudizi istantanei.
L'inconscio è una forza potente, ma non infallibile. Non sempre il nostro computer interno è un raggio di luce che illumina all'istante la «verità».
Il mito del talento presume che siano le persone a rendere intelligenti le organizzazioni. Il più delle volte è vero il contrario.
La cultura a cui apparteniamo e l'eredità che ci hanno trasmesso i nostri antenati plasmano i risultati che sapremo conseguire.
Non basta chiedersi come sono fatte le persone di successo. Per chiarire quale sia la logica per cui alcuni ottengono il successo che sfugge ad altri, dobbiamo chiederci da dove vengono.
Gianni Boncompagni se incontra una donna tipo "Ho trent'anni e non mi sento realizzata" si butta dalla finestra. Lui ha bisogno di compagne che gli dicano: "Porca miseria, domani mi interrogano sulle capitali e non le so". E lui dice: "Dai, ripassiamole insieme".
Nei bei giorni d'estate, quando un ardente sole incendia le vie, un chiarore biancastro cade dai vetri sporchi e si trascina miseramente nel passaggio. Nei brutti giorni d'inverno, nelle mattinate di nebbia, i vetri gettano soltanto oscurità sulle pietre viscide, oscurità sporca e ignobile.
L'indigenza è mancanza delle cose necessarie.
La fortuna non può impicciarsi con la miseria, così va la legge di natura!
Nei giorni di miseria, anche il brodo d'un osso può nutrire.
Provò un improvviso disgusto per tutte quelle bocche instancabili. Non erano altro che maschere a buon mercato, le quali nascondevano pensieri infetti: voci blateranti che si alzavano per cancellare lo squallido silenzio dei loro cuori.
Tutto il mondo ha capito che la libertà è solo una menzogna quando la grande maggioranza della popolazione è condannata a un'esistenza di miseria e, priva d'istruzione e d'agi e di pane, è destinata a fare da serva ai potenti e ai ricchi.
L'arte ha bisogno o di solitudine, o di miseria, o di passione. È un fiore di roccia che richiede il vento aspro e il terreno rude.
La miseria è un'invenzione degli uomini e la grandezza il normale andazzo del mondo.
Credetemi, se un uomo parla delle proprie disgrazie, in esse c'è qualcosa che non gli è sgradevole, perché dove non c'è altro che la pura miseria non c'è mai alcun ricorso alla menzione di essa.