Quando uno è contento di sé stesso, ama l'umanità.
La vita, qua, schiaccia il piede a uno; cava là un occhio a un altro... Gamba di legno, occhio di vetro, e avanti! Ciascuno si racconcia la maschera come può la maschera esteriore. Perché dentro poi c'è l'altra, che spesso non s'accorda con quella di fuori. E niente è vero!
Quando uno vive, vive e non si vede. Conoscersi è morire.
Moglie, sardine ed acciughe: queste, sott'olio e sotto salamoia; la moglie, sotto chiave.
Le anime hanno un loro particolar modo d'intendersi, d'entrare in intimità, fino a darsi del tu, mentre le nostre persone sono tuttavia impacciate nel commercio delle parole comuni, nella schiavitù delle esigenze sociali.
Ma a un certo punto s'accorge che la vita è tutta una bestialità, e allora dica un po' lei che cosa significa il non averne commessa nessuna: significa per lo meno non aver vissuto, caro signore.
Nella sua prima passione la donna ama il suo amante; in tutte le altre ciò che ama è il suo amore.
Chi è amato, infatti, si muove a suo piacimento nell'intimo del cuore che lo ama.
Ciò che c'è di bello nell'amore è soltanto il rapporto fisico.
L'amore è inventare l'altro con tutta la nostra fantasia e con tutte le nostre forze, senza cedere di un millimetro alla realtà.
L'amore è un dono degli Dei che facilmente si trasforma in castigo di Dio.
Sapere allontanarsi e avvicinarsi è la chiave di qualsiasi relazione duratura.
Nessuno ha amore più grande di colui che sa rispettare la libertà dell'altro.
Lasciarsi male è spesso l'unico modo.
Ma che cosa sono la bellezza o la bruttezza di fronte all'amore? Cos'è la bruttezza di un viso di fronte al sentimento nella cui grandezza si rispecchia l'assoluto stesso?
C'è stato un tempo in cui ho pensato che l'ho amata più della vita stessa. Ma adesso io odio di lei qualunque cosa. Come si spiega questo? Che cosa è successo a questo amore? Cosa è cambiato, è quello che mi piacerebbe sapere. Vorrei che qualcuno me lo potesse dire.