Per un vero uomo religioso nulla è tragico.
Il bere, in un certo tempo simbolico, è in un altro tempo vizio.
L'ambizione è la morte del pensiero.
Etica ed estetica son tutt'uno.
Il volto è l'anima del corpo.
Niente è così difficile come non ingannare se stessi.
L'uomo muore sempre prima di essere completamente nato.
Da un legno così storto com'è quello di cui è fatto l'uomo non si può ricavare nulla di perfettamente dritto.
Un grand'uomo riceve sempre l'aiuto di tutti perché ha il dono di ricavare qualcosa di buono da tutto e da tutti.
Ogni uomo, in quanto alle donne, ne ha una che più delle altre ricorda, e ama, quando le ore di solitudine richiamano il passato.
L'uomo si immagina di colmare la donna. Ma è soltanto un riempitivo.
Ogni uomo d'azione fondamentalmente è operoso e ottimista perché chi non prova sentimenti è felice. Un uomo d'azione si riconosce perché è sempre ben disposto.
Tra il grand'uomo e il pover'uomo c'è, a far da ponte, l'uomo.
Un uomo è sempre così convinto di essere un vulcano per dono divino che gli sembra degradante doversi confrontare con una faccenda di faville.
Gli uomini hanno bisogno di qualche attività esterna, perché sono inattivi dentro.
L'uomo è nato per conquistare a fatica ogni centimetro di terreno. Nato per lottare, nato per morire.