Il mondo è tutto ciò che accade.
Se qualcosa è buono, allora è anche divino.
Il matematico non scopre: inventa.
Il bere, in un certo tempo simbolico, è in un altro tempo vizio.
Il pensatore somiglia molto al disegnatore che vuol riprodurre nel disegno tutte le connessioni possibili.
La tragedia consiste in questo: che l'albero non si piega ma si spezza.
Non ereditiamo il mondo dai nostri padri, ma lo prendiamo in prestito dai nostri figli.
Abbiamo fatto del nostro meglio per peggiorare il mondo.
Unico e comune è il mondo per coloro che sono desti.
Il mondo è un cancro che si divora.
L'onnipresente bruttezza del mondo moderno, misericordiosamente velata dall'assuefazione, riappare brutalmente alla nostra prima anche minima angoscia.
Anche se sapessi che la fine del mondo è per domani, io andrei ancora oggi a piantare un albero di mele.
Il mondo potrebbe offrirci molto di più se avessimo gli occhi per vedere anche le più piccole cose, il cuore per amarle e le mani per raccoglierle.
Il mondo è nelle mani di coloro che hanno il coraggio di sognare e di correre il rischio di vivere i propri sogni.
Questo mondo è il regno del caso e dell'errore.
Non c'è dubbio che ci sia un mondo invisibile. Il problema è, quanto dista dal centro storico e qual è l'orario di chiusura?