In una battaglia tra la forza e un'idea, quest'ultima prevale sempre.
La scomparsa del senso critico costituisce una seria minaccia per la preservazione della nostra società. Rende facile ai ciarlatani imbrogliare la gente.
I governi diventano liberali solo quando vi sono costretti dai cittadini.
Le forze che determinano lo stato, perennemente mutevole, del mercato sono i giudizi di valore degli individui e le azioni dirette dai loro giudizi di valore.
Nel sistema economico liberale si produce di più che in quello socialista. Il surplus non favorisce solo i proprietari. Ecco quindi che, secondo il liberalismo, combattere gli errori del socialismo non è affatto interesse esclusivo dei ricchi.
Non appena la libertà economica che l'economia di mercato concede ai suoi membri è rimossa, tutte le libertà politiche e le carte dei diritti diventano inganno.
Che io possa avere la forza di cambiare le cose che posso cambiare, che io possa avere la pazienza di accettare le cose che non posso cambiare, che io possa avere soprattutto l'intelligenza di saperle distinguere.
Siamo forti contro le tentazioni forti. Contro le deboli, deboli.
La cultura non è vita nella sua interezza, ma soltanto il momento della sua sicurezza, forza, e chiarezza.
La forza di volontà è per la mente come un poderoso uomo cieco che porta sulle sue spalle un uomo zoppo che può vedere.
La debolezza della natura umana passa sotto il nome di forza.
Oltre sua possa, benché abbondi il voler, nessuno è forte.
Ci sono casi in cui bisogna imbrigliare le proprie forze: non è sempre lecito mutare il corso del vento, né deviare il letto dei fiumi.
Ciascun essere umano compensa le proprie debolezze con la forza, potenziando e controllando ogni inettitudine.
Il momento migliore per dare dei riscontri alle persone forti è quando esse si sentono deboli, ed alle persone deboli quando esse si sentono forti.
Sempre la mia ambizione è stata superiore alle mie forze.