La vita è una lunga battaglia nelle tenebre.
A nessuno la vita è stata data in possesso, a tutti in usufrutto.
Ogni parte del corpo è guidata e diretta da quel nostro potere che chiamiamo pensiero.
A volte da una sola scintilla scoppia un incendio.
La paura si impadronisce degli uomini perché essi vedono accadere sulla terra molte cose delle quali non riescono a cogliere la causa e quindi la attribuiscono a una divinità.
Meglio aggiungere vita ai giorni che non giorni alla vita.
La vita è tale negozio che non ci si fa mai guadagno che non sia accompagnato da perdita.
La vita è una cella un po' fuori dell'ordinario, più uno è povero più si restringono i metri quadrati a sua disposizione.
Veniamo da un abisso oscuro; ritorniamo in un abisso oscuro. Lo spazio luminoso che intercorre tra di loro lo chiamiamo vita. Appena nati inizia il nostro ritorno; contemporaneamente l'inizio e il ritorno; ogni attimo moriamo. Per questo molti hanno protestato: lo Scopo della vita è la morte.
Abituarsi a guardare la vita come una cosa d'altri, rubata per scherzo, da restituire domani. Convincersi ch'è uno sbaraglio per temerari, che la precauzione suprema è morire.
Vivere è la cosa più rara al mondo. La maggior parte della gente esiste, ecco tutto.
Non bisogna ricorrere alla vita per completarci o fornirci di esperienza. La vita è limitata dalle circostanze, è incoerente nell'esprimersi, e priva di quella nobile corrispondenza tra la forma e lo spirito che sola può soddisfare il temperamento artistico e critico.
Il mito è il fondamento della vita, lo schema senza tempo, la formula secondo cui la vita si esprime quando fugge al di fuori dell'inconscio.
Ogni uomo rintraccia sé stesso attraverso la vita.
Nella vita niente è sicuro finché non accade.