Il tempo passa e la strada un giorno dovrà pur finire.
Guardava dinnanzi a sé i parchi, i campi, i boschi, le montagne, le misteriose montagne. Vendetta, che inutile cosa.
Nominato ufficiale, Giovanni Drogo partì una mattina di settembre dalla città per raggiungere la Fortezza Bastiani, sua prima destinazione.
Voglia scusare il malscritto dovuto al fatto che giaccio in letto dopo una operazione (non risolutiva purtroppo) per una subdola, misteriosa e rara malattia il cui ultimo caso sicuramente accertato risale alla seconda dinastia dei Gorgonidi.
Sapeva che quella era la sua maledizione e la sua condanna, ma proprio per questo, forse, non trovava la forza di staccarsene. E nessuno a bordo scorgeva il mostro, tranne lui.
Ho capito che nella vita ci sono tante vite, per quante volte in vita abbiamo amato.
La vita psichica dell'uomo ricorda per il suo sviluppo e per la sua struttura, la struttura della corteccia terrestre; essa cioè è formata di strati sovrapposti l'uno sull'altro.
Dio ha posto la vita su un piano inclinato.
La vita è come una commedia: non importa quanto è lunga, ma come è recitata.
Finché l'uomo resta un animale, vive per il combattimento, a spese degli altri, teme e odia il prossimo. La vita, quindi, è guerra.
Che senso ha piangere su singoli aspetti della vita? La vita intera è un pianto: ti incalzeranno nuovi mali, prima di aver saldato il conto coi vecchi.
Vivere solo la propria vita è un po' pochino e forse anche un po' egoistico.
Noi non siamo che pedine degli scacchi, che son facili a muoversi proprio come il Grande Giocatore di scacchi ordina. Egli ci muove sulla scacchiera della vita avanti e indietro e poi in scatole di Morte ci rinchiude di nuovo.
Per la prima volta nella sua vita pura di ragazzo gli si affacciò alla mente una vaga idea di ciò che è la vita, che ci spinge tutti a lottare, a volte con gran serenità e a volte con una grande tristezza.
La vita è l'arte di disegnare senza una gomma.