Capelli rossi, espressioni vuote, malandato libro di seconda mano... Voi dovete essere i Weasley!
Un valzer di vento e di paglia, la morte contadina, che risale le risaie fa il verso delle rane e puntuale arriva sulle aie bianche, come le falciatrici a cottimo.
Cappuccetto rosso? Cappuccetto rosso? Su, apri la porta. Su, apri! Non hai sentito il mio toc, toc, toc? Allora vuoi che soffi? Vuoi che faccio puff? Allora devo aprirla io la porta? Sono il lupo cattivo!
Il dipingere è meraviglioso, rende più allegri e più pazienti. Dopo non si hanno le dita nere come quando si scrive, ma rosse e blu.
Ti imbottiamo di morfina finché non t'esce dagli occhi. E ci andrai sculettando sul tappeto rosso.
Sei comparsa al portone in un vestito rosso per dirmi che sei fuoco che consuma e riaccende.
La luna rossa, il vento, il tuo colore di donna del Nord, la distesa di neve... Il mio cuore è ormai su queste praterie, in queste acque annuvolate dalle nebbie.
E poi il ritorno in un paese diviso, più nero nel viso, più rosso d'amore.
Quanto è magico entrare in un teatro e vedere spegnersi le luci. Non so perché. C'è un silenzio profondo, ed ecco che il sipario inizia ad aprirsi. Forse è rosso. Ed entri in un altro mondo.
Capii che Nuto aveva davvero ragione quando diceva che vivere in un buco o in un palazzo è lo stesso, che il sangue è rosso dappertutto, e tutti vogliono esser ricchi, innamorati, far fortuna.