Qualche volta anche il far qualche pazzia non dispiace.
La sfrontatezza degli uomini è tale che, sebbene abbiano ricevuto molto, si sentono come offesi, perché avrebbero potuto ricevere di più.
La morte ci consuma giorno per giorno, non ci trascina via all'improvviso.
Le donne hanno tutto il diritto di fingere di non pensare.
Il sommo bene è l'armonia dell'animo.
Il cielo è minaccioso prima che si scateni la tempesta, gli edifici scricchiolano prima di crollare, un incendio lo preannuncia il fumo: il danno che proviene dall'uomo è improvviso e si mimetizza con più cura quanto più è vicino.
Siamo tutti costretti, per rendere sopportabile la realtà, a coltivare in noi qualche piccola pazzia.
Sa cosa si prova quando si diventa pazzi, dottore? È una specie di guerra combattuta tra quello che ti dicono che sei, e quello che tu sai di essere.
La più grande lezione nella vita è sapere che anche i pazzi alle volte hanno ragione.
Di fatto, non esiste pazzia senza giustificazione e ogni gesto che dalla gente comune e sobria viene considerato pazzo coinvolge il mistero di una inaudita sofferenza che non è stata colta dagli uomini.
Ogni tanto è bello fare pazzie.
Magnifico fare il pazzo, se si è intelligenti.
Se ti metti a guardare nelle pieghe più nascoste della società, qualsiasi essa sia, scopri la pazzia. Ma quelli che hanno avuto il coraggio di farlo erano pazzi.
Chi nel corso della vita non ha mai commesso pazzie è un pazzo.
Forse c'era una vena di pazzia nella famiglia e aspettarono che avessi vent'anni per lasciarmelo sospettare.