Io non mi vergognerò mai di citare un cattivo autore se la battuta è buona.
Non scopriremo mai niente, se ci accontentiamo delle scoperte già fatte.
Non dobbiamo cercare di vivere a lungo, ma di vivere abbastanza; vivere a lungo dipende dal destino, dalla nostra anima vivere quanto basta.
Vivi una vita ritirata, ma nascondila agli altri.
La fortuna teme i forti e schiaccia i paurosi.
La vita è lunga se è piena.
Chi non osa osservare il sole in volto non sarà mai una stella.
La libertà non è un elenco di comodità e diritti, ma azzardo di inoltrarsi in territorio vuoto.
Certi umili e modesti fiori sbocciati nel fondo di una valle possono morire se trapiantati troppo vicini alla volta del cielo, lì dove si formano le tempeste e il sole è ardente.
Un nuovo orgoglio mi insegnò il mio io, e io lo insegno agli uomini: non nascondere più la testa nella sabbia delle cose celesti, ma portala libera e scoperta, una testa terrena che crea un senso alla terra!
L'unico fallimento è non averci provato.
Il rischio finale è non correre il rischio.
A D'Annunzio non interessa trasmettere alcunché, vuole solo costruire delle strutture e per costruire saccheggia la totalità del vocabolario italiano.
È molto meglio osare cose straordinarie, vincere gloriosi trionfi anche se screziati dall'insuccesso, piuttosto che schierarsi tra quei poveri di spirito che non provano grandi gioie né grandi dolori, perché vivono nel grigio e indistinto crepuscolo che non conosce né vittorie né sconfitte.
A provare non si perde nulla.
Pur con la consapevolezza della Morte, possiede la forza per osare molto di più, per spingersi molto più lontano nelle conquiste quotidiane, visto che non ha niente da perdere, visto che la Morte è inevitabile.