Non chi ha poco è povero, ma chi desidera più di quello che ha.
Innanzi tutto è più facile respingere il male che governarlo, non accoglierlo che moderarlo una volta accolto, perché, quando si è insediato da padrone in un animo, diventa più forte di chi dovrebbe governarlo e non si lascia troncare ne rimpicciolire.
In una malvagia coscienza se qualche cosa può esservi che sia salva da pericoli, nulla può esservi di veramente sicuro.
Nessuno può elargire benefici con tanta avvedutezza da non ingannarsi di frequente: cadano pure nel vuoto, purché qualche volta non vadano perduti.
L'eloquenza povera e scarna rende gli ascoltatori meno attenti: la lentezza e le frequenti interruzioni annoiano; tuttavia, un discorso che si fa attendere rimane più facilmente impresso di uno che scorre via veloce.
Non può vivere una vita serena chi si preoccupa troppo di prolungarla e annovera fra i grandi beni i molti anni vissuti.
La povertà non è un peccato.
Essere poveri è il meno. È l'esser conosciuti come poveri, che fa male.
Mi sono fatto strada dal nulla ad uno stato di estrema povertà.
Perché tanta gente dovrebbe essere ridotta a tanta povertà per il bene di così pochi? La Società avrà dunque per scopo puntuale quello di liberare il lavoratore dalla sua miseria.
Non bisogna mai disprezzare i poveri, perché questo disprezzo ricade su Dio.
Ciò che si deve fare è dare l'opportunità alle persone di uscire dalla condizione di grande povertà nella quale versano con le loro forze. In tal modo esse conservano la loro dignità e acquistano fiducia in sé stesse.
La povertà da sola non è [...] in grado di protestare.
La povertà è una forma di halitosi sprirituale.
Ai poveri è proibito fare all'amore!
Chi si adatta bene alla povertà è ricco.