Bisogna seminare anche dopo un cattivo raccolto.
L'eloquenza povera e scarna rende gli ascoltatori meno attenti: la lentezza e le frequenti interruzioni annoiano; tuttavia, un discorso che si fa attendere rimane più facilmente impresso di uno che scorre via veloce.
Il saggio è autosufficiente non nel senso che vuole essere senza amici, ma che può stare senza amici; e questo "può" significa che, se perde un amico, sopporta con animo sereno.
Sono pochi quelli che decidono saggiamente su se stessi e sulle proprie cose. Tutti gli altri, a somiglianza degli oggetti che galleggiano nei fiumi, non vanno da sé, ma sono trasportati.
Nessuno è infelice se non per colpa sua.
Gli infelici credono facilmente in ciò che desiderano molto.
La felicità nasce dalla sfortuna. La sfortuna è nascosta in seno alla fortuna.
Tutto va male nello stesso tempo.
A nessuno la fortuna pare tanto cieca quanto a coloro che non ne sono beneficati.
È sempre nel deserto che si rompe la bottiglia d'acqua.
Nella sfortuna dei nostri migliori amici troviamo qualcosa che non ci è ingrato del tutto.
In tempi di prosperità di amici sarai pieno; in tempi di avversità non uno su venti.
Forse a forza di cattive fortune, il Destino ti tempra a sostenere la buona.
Essere felice, questo non è un buon segno, è che la sfortuna ha perso il treno, e arriva con il seguente.
Gli spiriti meschini sono soggiogati dalla sfortuna, ma gli animi forti s'innalzano sopra di essa.