Audentis fortuna iuvat, piger ipse sibi obstat.
Il pericolo di vivere male è maggiore del pericolo di morire presto.
Un pilota abile naviga pure se la velatura è a brandelli e, se ha perso le sartie, segue ugualmente la rotta con quel che resta della nave.
Alessandro, re dei Macedoni, aveva incominciato a studiare la geometria per sapere, infelice, quanto fosse piccola la terra di cui aveva occupato una minima parte.
Perché ti stupisci se viaggiare non ti serve? Porti in giro te stesso. Ti perseguitano i medesimi motivi che ti hanno fatto fuggire.
Chi è morto non sente nessun male: se lo sente non è morto.
L'uomo non ha amici, ne ha soltanto la sua buona fortuna.
L'amico sicuro si riconosce nell'incerta fortuna.
La fortuna viene dormendo, e chi si alza presto le taglia la strada.
Gli eventi non sono una questione di fortuna.
La fortuna arride agli audaci.
Stammi a sentire: non ti fidare di chi ti dice che solo con le tue forze puoi farcela. Ci vuole anche ciorta, come diciamo qua.
La fortuna è un dio fra gli uomini, e più che un dio.
Sono convinto che la fortuna la devi creare. La devi prendere al volo per riuscire a fare nella vita quello che davvero vuoi.
È una cosa schifosa la fortuna. La sua falsa rassomiglianza col merito inganna gli uomini.
Ciascuno è fabbro della propria fortuna.