L'amore è un'amicizia impazzita.
Crediamo che la morte ci segua e, invece, ci ha preceduto e ci seguirà. Tutto quello che è stato prima di noi è morte; che importa se non cominci oppure finisci, quando il risultato in entrambi i casi è questo: non esistere.
È debole e vile chi si dà la morte per paura del dolore, e insensato chi vive per soffrire.
Il sommo bene, cioè la felicità, non cerca al di fuori mezzi per realizzarsi; è un bene interiore e nasce tutto da se stesso; diventa schiavo della sorte se ricerca una parte di sé all'esterno.
Abbiamo davanti agli occhi i vizi degli altri, mentre i nostri ci stanno dietro.
Conta più lo stato d'animo che il luogo dove tu arrivi, perciò l'animo non va reso schiavo di nessun posto.
Tutti vogliono avere un amico, nessuno si occupa d'essere un amico.
L'amicizia migliora la felicità e abbatte l'infelicità, col raddoppiare della nostra gioia e col dividere il nostro dolore.
L'amicizia è rimasta una delle poche cose su cui poter contare in un mondo che offre sempre meno sostegni.
Non c'è nulla di migliore di un amico vero, non la ricchezza, non il potere: perché la folla è un contraccambio che non vale un amico nobile.
La sacra passione dell'amicizia è di natura così dolce, costante, leale e paziente che può durare una vita intera, salvo la richiesta di un prestito.
Amicizia generosa: questo titolo li comprende in sè tutti.
Cosa c'è di più dolce che avere qualcuno con cui parlare così come con se stessi?
L'amicizia o trova gli uomini simili o tali li rende.
Il vero amico si rivela nella situazioni difficili.
Quanto è raro e meraviglioso è l'attimo in cui ci rendiamo conto di aver trovato un amico.