Il teatro mi ha insegnato a non lasciare spazi vuoti nello spettacolo.— Lucilla Agosti
Il teatro mi ha insegnato a non lasciare spazi vuoti nello spettacolo.
Adoro la biancheria intima. Credo che sia un'arma di seduzione molto importante per una donna. E anche un piacevole gioco.
Un reggiseno e una mutandina, ma ancor di più una guêpière e il reggicalze possono far scattare piacere, fantasia e quant'altro. In generale, direi che il discorso sull'intimo, per una donna, si lega al look, alla cura in ogni singolo dettaglio.
Il cinema dovrebbe farti dimenticare che sei seduto su una poltrona di un teatro.
Chi ha in sé abbastanza tragedia e commedia, se ne sta preferibilmente lontano dal teatro.
C'è chi muore oscuro perché non ha avuto un diverso teatro.
Se fare teatro è il tuo obiettivo, devi lavorare sulla voce, svilupparne le variazioni e la flessibilità, ma soprattutto la capacità di farsi sentire.
E' dai tempi del liceo che la mia vita ruota attorno al teatro.
Se un drammaturgo provasse a guardare tutti faccia a faccia, si avrebbe il peggior caso di strabismo dopo che Annibale perse un occhio cercando di contare i suoi diciannove elefanti durante una tempesta di neve mentre attraversava le Alpi.
Molte persone piangono alla fine del film. Altre escono e si fumano una sigaretta. Altre ancora escono nel bel mezzo del film e si fumano una sigaretta. Ciascuno gestisce il film come meglio crede... ma chiunque vada a teatro, invece, conosce esattamente quello che sta per ottenere.
Il teatro è un tempio, un tempio dove non entra mai il sole. Si lavora sempre con poca luce, nel silenzio più assoluto; il testo va rispettato nelle sue virgole, va approfondito, perché tutto è nella parola.
Un teatro era il paese, un proscenio di pietre rosa, una festa di mirabilia. E come odorava di gelsomino sul far della sera. Non finirei mai di parlarne, di ritornare a specchiarmi in un così tenero miraggio di lontananze.