L'adolescenza è la stessa tragedia si svolge di nuovo e poi di nuovo. Le uniche cose che cambiano sono i oggetti di scena.
L'adolescente avverte assai nitidamente l'esigenza di giustificazione e di sistemazione delle proprie conoscenze.
Neve e adolescenza sono gli unici problemi che scompaiono se li ignoriamo abbastanza a lungo.
Hollywood è orientata verso l'idiozia adolescenziale.
A quattordici anni non hai bisogno di una malattia o della morte per la tragedia.
Non ridere di un giovane per i suoi vezzi; sta cercando solo una faccia dopo l'altra per trovare la sua vera faccia.
Quando ero un ragazzo di quattordici anni, mio padre era così ignorante che non riuscivo a sopportare di avere un vecchio intorno. Quando ho avuto ventuno anni sono rimasto stupito di quante cose quell'uomo avesse imparato in soli sette anni!
Penso che a una certa età, diciamo intorno ai quindici o sedici anni, la poesia è come la masturbazione. Ma più tardi nella vita i buoni poeti bruciano le loro prime poesie, e i cattivi poeti le pubblicano. Per fortuna ho rinunciato piuttosto rapidamente.
Negli anni di adolescenza noi siamo per lo più scontenti della nostra situazione e del nostro ambiente, qualunque esso sia; a tale ambiente infatti noi attribuiamo ciò che in ogni caso dipende dalla vuotezza e dalla miseria della vita umana.
I due grandi problemi dell'adolescenza sono: trovarsi un posto nella società e, allo stesso tempo, trovare se stessi.
Pensai che tutto dovesse cedere di fronte a me, che l'intero universo dovesse lusingare i miei capricci, e che io avessi il diritto di soddisfarli a volontà.