Non c'è luogo profondo che l'intelligenza non possa rendere superficiale.
La Stampa, 6 agosto 1988 Voglio quel che non c'è mai stato e che evidentemente non c'è; e che continuando si fa meta sempre più lontana. Il che mi fa ancora e sempre apparire come un pessimista: e pare non sia permesso esserlo neppure di fronte al pessimo. Allegria, allegria.
Voglio quel che non c'è mai stato e che evidentemente non c'è; e che continuando si fa meta sempre più lontana. Il che mi fa ancora e sempre apparire come un pessimista: e pare non sia permesso esserlo neppure di fronte al pessimo. Allegria, allegria.
Credo nel mistero delle parole, e che le parole possano diventare vita, destino; così come diventano bellezza.
Le intenzioni, specialmente se buone, e i rimorsi, specialmente se giusti, ognuno, dentro di sé, può giocarseli come vuole, fino alla disintegrazione, alla follia. Ma un fatto è un fatto: non ha contraddizioni, non ha ambiguità, non contiene il diverso e il contrario.
Tutto quello che vogliamo combattere fuori di noi è dentro di noi; e dentro di noi bisogna prima cercarlo e combatterlo.
La nostra intelligenza è una candela in pieno vento.
La mescolanza di bontà e intelligenza è lo spettacolo più interessante che si conosca. Non deve sorprendere che sia il meno frequente.
Non vi è intelligenza senza emozione. Ci può essere emozione senza molta intelligenza, ma è cosa che non ci riguarda.
Ho perso un po' la vista, molto l'udito. Alle conferenze non vedo le proiezioni e non sento bene. Ma penso più adesso di quando avevo vent'anni. Il corpo faccia quello che vuole. Io non sono il corpo: io sono la mente.
Ho sempre ammirato e stimato Moana Pozzi per la sua intelligenza, l'indipendenza, la sua capacità di affascinare anche le donne.
L'intelligenza è caratterizzata da una naturale incomprensione della vita.
Nessun ebreo fu mai abbastanza stupido da diventare cristiano senza essere un uomo intelligente.
Le stelle sono nel cervello dell'uomo.
Il contrario della violenza non è il pacifismo, è l'intelligenza.
Quando le cose vanno bene, ci sentiamo intelligenti: è solo quando vanno male, che ci riteniamo sfortunati.