L'Italia è un'espressione geografica.
Sapete quello che costiruisce il fascino inesprimibile che possedete ai miei occhi? È che mi comprendete.
Vi amo come la vita stessa. Soddisfo un impulso, amandovi e dicendovelo.
Sapete quello che costruisce il fascino inesprimibile che possedete ai miei occhi? È che mi comprendete.
Tutto è semplice nel sentimento che provo, come in tutto quello che dura, tutto quello che resiste al tempo, all'assenza, agli ostacoli. Questo è il legame che ci unisce.
E quest'Italia, un'Italia che c'è anche se viene zittita o irrisa o insultata, guai a chi me la tocca. Guai a chi me la ruba, guai a chi me la invade.
Italia poverella, Italia mia, che ti par di questi almi allievi tuoi che t'han cacciato un porro dietro via?
Voglio farti ubriacare e tirarti fuori il fegato e metterti un buon fegato italiano e farti ritornare un uomo.
L'Italia è la patria dei tuttologi: tutti pretendono di dire la loro su tutto, anche se non hanno una competenza specifica sull'argomento.
Mangiar bene, comprar qualcosa, mostrarsi molto ed eccitarsi un po': potrebbe essere il motto nazionale.
Ma guarda un po' che fortuna stare qua in mezzo a tanta civiltà.
Gli italiani fabbricano porte magnifiche ma se desideri tener fuori il prossimo usa un lucchetto americano.
In Italia il successo non è proporzionale alla qualità. Un tronista risulta più popolare di un attore che fa il suo mestiere da trent'anni. Questa è conosciuta come fenomenologia, di cui il nostro Paese è ghiotto.
Alla manutenzione l'Italia preferisce l'inaugurazione.
Lo stato italiano è stato una dittatura feroce che ha messo a ferro e fuoco l'Italia meridionale e le isole, squartando, fucilando, seppellendo vivi i contadini poveri che scrittori salariati tentarono d'infamare col marchio di briganti.