Nell'erotismo c'è questa gerarchia: chi fa; chi osserva; chi sa.
Si crede di parlare con un uomo e di colpo ci si accorge che il suo giudizio viene dall'utero. È un fatto che si osserva spesso e, per esser giusti, bisognerebbe differenziare gli uomini non secondo quelle caratteristiche fisiologiche che per un caso hanno, ma secondo quelle che loro mancano.
È ben nota la pretesa di avere un posto al sole. Meno noto è che il sole tramonta appena il posto è raggiunto.
L'aforisma non coincide mai con la verità: o è una mezza verità o è una verità e mezza.
Nei casi dubbi si decida per il giusto.
L'amore del prossimo non è il migliore, ma comunque il più comodo.
L'eccitazione è il fondamento dell'erotismo, il suo enigma più profondo, la sua parola-chiave.
L'erotismo dell'uomo è la sessualità della donna.
Nell'eros come nella ghiottoneria, il piacere è fatto di precisione.
Il cristianesimo dètte da bere a Eros del veleno, costui in verità non ne morì, ma degenerò in vizio.
I giochi erotici rivelano un mondo innominabile che il linguaggio notturno degli amanti rende palese. Un tale linguaggio non si scrive. Lo si sussurra di notte in un orecchio, con voce arrochita. All'alba, lo si dimentica.
L'erotismo nel suo complesso è infrazione alla regola dei divieti: è un'attività umana. Ma benché abbia inizio laddove la bestia finisce, la bestialità ne rappresenta comunque la sostanza.
Non sapeva che, quando in una donna l'erotico e il tenero si mescolano, danno origine a un legame potente, quasi una fissazione.
Credo che l'erotismo, come la rivolta, sia tra i mezzi eccellenti, adatti a condurci a questa smisurata gioia.
La più parte degli uomini è eroticamente cieca, poiché commette l'imperdonabile malinteso di scambiare eros con sessualità.
Non sono bella, sono soltanto erotica.