Nessun uomo saggio si è mai augurato d'essere giovane.
Un fesso fa sempre domande, ha una domanda per tutto, ha più domande di quante risposte ci possono essere.
È evidente che la famiglia degli scrittori si ridurrebbe rapidamente a numeri di scarsissima entità, se a chi fa un libro si ponesse la limitazione, fatale, di non dire niente che non rientri nello scopo.
Mi piace avere amici rispettabili; mi piace essere il peggiore della compagnia.
Quando un vero genio fa la sua comparsa nel mondo lo potete riconoscere grazie a questo infallibile segno: che tutti gli asini si uniscono per cospirare contro di lui.
Com'è intelligente quello scrittore quando dice ciò che io ho pensato per tutta la vita.
La saggezza della gente non innamorata a cui pare che un uomo di spirito dovrebbe essere infelice solo per una persona che lo meriti; pressappoco è come stupirsi che uno si degni di ammalarsi di colera a causa di un essere così piccolo come il bacillo.
La stupidità deriva dall'avere una risposta per ogni cosa. La saggezza deriva dall'avere, per ogni cosa, una domanda.
Il più grande moralista dei tempi moderni è stato senza dubbio Jean Jacques Rousseau, il conoscitore profondo del cuore umano, che attingeva la sua saggezza non nei libri ma nella vita, e che destinava la sua dottrina non alla cattedra, ma all'umanità.
Non vi è nessuno la cui saggezza non venga a mancare, almeno una volta nella vita!
Lo stupido non perdona e non dimentica. L'ingenuo perdona e dimentica. Il saggio perdona, ma non dimentica.
Noi giudichiamo la saggezza di un uomo dalle sue speranze.
La tragedia è uno strumento con cui gli uomini acquistano saggezza, non una guida secondo la quale vivere.
Nella nostra epoca l'uomo sembra più che mai prono a confondere la saggezza con la conoscenza, e la conoscenza con l'informazione e a cercare di risolvere i problemi della vita in termini tecnici.
L'uomo saggio ama; tutti gli altri desiderano.
La conoscenza è il processo di accumulo dei fatti; la saggezza consiste nella loro semplificazione.