Le persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone.
Ti odiano perché si spaventano. Sanno che quando uno ha fame, la roba da mangiare se la piglia a tutt'i costi. Sanno che lasciare quella terra incolta è una bestemmia e che qualcuno finirà per pigliarsela.
Quando il mattino biondo oro di aprile destò Mary Hawley, ella si volse al marito e lo vide, coi mignoli in bocca le faceva le smorfie. «Scemo» disse. «Ethan, hai trovato l'estro comico.» «Senta, Topolina, mi vuol sposare?» «Ti sei svegliato scemo?» «Il buon dì si vede al mattino.»
Uno che medita un assassinio, se può sfogarsi in tempo, alle volte non lo commette più.
Certe volte uno può fare qualcosa di male senza sapere ch'è male.
Tutto quello che vive è sacro.
Io non ho viaggiato per andare da qualche parte, ma per il gusto di viaggiare. La questione è muoversi.
Un viaggio di mille li principia da sotto il piede.
C'è un momento in cui il viaggio iniziato non può più essere interrotto, corriamo verso una frontiera, passiamo attraverso una porta misteriosa e ci svegliamo dall'altra parte, in un'altra vita.
Perché ti meravigli tanto se viaggiando ti sei annoiato? Portandoti dietro te stesso hai finito col viaggiare proprio con quell'individuo dal quale volevi fuggire.
Viaggio con curiosità. Con la speranza di trovare serenità da qualche parte.
Quando ci si accorge che la propria vita è priva di senso ci si suicida o si viaggia.
Viaggiare potrebbe essere una delle più forme più gratificanti dell'introspezione.
Vagabondo: colui che concepisce il mondo come scenario di viaggio permanente, dove non bisogna sedersi o fermarsi.
Strana questa cosa dei viaggi, una volta che cominci, è difficile fermarsi. È come essere alcolizzati.
Questo rende possibile viaggiare nel tempo... Il flusso canalizzatore!