Le persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone.
Vale la pena esser buoni e generosi. Non soltanto in Cielo uno si guadagna la ricompensa, ma anche qui sulla terra.
Uno che sia davvero in gamba, è difficile che sia una brava persona.
L'uomo è un animale che vive d'abitudini. Si affeziona ai luoghi, detesta i cambiamenti.
C'è una cosa che in prigione s'impara: mai pensare al momento della liberazione, altrimenti c'è da spaccarsi la testa nel muro. Pensare all'oggi, al domani, tutt'al più alla partita di calcio del sabato; ma mai più in là. Prendere il giorno come viene.
Una città è come un animale. Possiede un sistema nervoso, una testa, delle spalle e dei piedi. Ogni città differisce da tutte le altre: non ce ne sono due uguali.
Bisogna vivere con questa convinzione: non sono nato per un solo cantuccio, la mia patria è il mondo intero.
Ti stupisci come di un fatto inaudito, perché, pur avendo viaggiato a lungo e in tanti posti diversi, non ti sei scrollato di dosso la tua tristezza e il tuo malessere spirituale? Devi cambiare animo, non cielo.
Nessuno comprende quanto sia stupendo viaggiare finché ritorna a casa ed appoggia la testa sul suo solito, vecchio e familiare cuscino.
L'ideale per te è essere sempre in movimento. Se vivi sempre nello stesso posto il tuo cervello smette di funzionare.
Partire, è un po' morire, è morire rispetto a ciò che si ama: si lascia un frammento di se stessi in ogni ora e in ogni luogo.
Come molti viaggiatori ho visto più di quanto ricordi e ricordo più di quanto ho visto.
Viaggiare ristabilisce l'armonia originale che un tempo esisteva tra l'uomo e l'universo.
I nomadi non hanno storia, hanno solo geografia.
In viaggio mi avvolge un sentimento di pace e di sicurezza.
Viaggiare è un atto di umiltà. Chi è convinto di sapere tutto, preferisce non muoversi da casa.