L'intelligenza e la saggezza sono nate con l'uomo.
I vecchi amici sono i migliori. Re Giacomo era solito chiedere le sue scarpe vecchie: erano le più comode per i suoi piedi.
Gli uomini saggi non hanno niente da dire in tempi pericolosi.
L'umiltà è una virtù che tutti predicano, ma che nessuno pratica.
La cosa più saggia che si possa far oggi è tacere.
La storia ci presenta persone ben più sagge di Cristo; citerò soltanto Buddha e Socrate, che, sotto questo aspetto, mi appaiono molto superiori.
Solo un vero uomo può sopportare l'ignoranza con un sorriso.
Il saggio sta in se stesso.
San Francesco mortificava il corpo e lo chiamava frate asino. Dimenticava che questo frate ha gran voce in capitolo e lo si ascolta talvolta più che non le voci della saggezza.
L'esperienza degli altri si aggiunge alla nostra conoscenza, ma non alla nostra saggezza; quella si paga a caro prezzo.
La via del saggio consiste nell'essere generoso e nel non competere.
Le leggi sono poste per i saggi non perché non commettano ingiustizia, ma perché non la subiscano.
Apprendiamo la saggezza dal fallimento più che dal successo. Spesso noi scopriamo ciò che funzionerà trovando quello che non funzionerà; e probabilmente chi non ha mai commesso un errore non ha mai fatto una scoperta.
Chi tra' savi è più umile, è più savio.
La saggezza altro non è che il buon senso, ovvero l'esatta conoscenza delle cose della vita, laddove l'idealismo rappresenta l'irresistibile voglia di credere in un futuro migliore.