Nulla è ammirevole in politica quanto una memoria scarsa.
Così come vi è molto del passato in ciò che è presente, così vi è anche molto del presente in ciò che sarà nel futuro.
Nella società opulenta non si può fare nessuna valida distinzione tra i lussi e le necessità.
I nemici della saggezza convenzionale non sono le idee ma la marcia degli eventi.
La politica non è l'arte del possibile. Consiste nello scegliere fra il disastroso e lo sgradevole.
La politica è la scelta fra il disastroso e lo spiacevole.
La gente a cui piacciono le salsicce e rispetta la legge non dovrebbe mai guardare come entrambe vengono fatte.
Non si fa la politica con discorsi, feste popolari e canti, la si fa solo con sangue e ferro.
Un gran rumore da una parte e mancanza di responsabilità dall'altra.
Purtroppo, i nostri politici sono o incompetenti o corrotti. Talvolta tutt'e due le cose nello stesso giorno.
Fiducia? Signori, sembrate aver dimenticato che la carriera che ci siamo scelti è la politica.
Non resta altro mezzo per rimettere in onore la politica, si devono come prima cosa impiccare i moralisti.
La pace, l'unione, l'eguaglianza sono nemiche delle sottigliezze politiche.
Policy maker, grandi esperti e molti economisti hanno deciso, in buona parte per ragioni prettamente politiche, di dimenticare ciò che erano soliti sapere. E milioni di lavoratori adesso pagano il conto della loro premeditata amnesia.
I pensatori della politica si dividono generalmente in due categorie: gli utopisti con la testa fra le nuvole, e i realisti con i piedi nel fango.
Berlusconi: Se i mafiosi votano per me, sappiano bene che userò quei voti contro di loro. Naturalmente non vi dico chi sono "loro".