Politica vuol dire realizzare.
Non sostate sui labili espedienti, non illudetevi con una tregua momentanea o con compromessi instabili: guardate a quella mèta ideale, fate uno sforzo tenace e generoso per raggiungerla.
Un politico guarda alle prossime elezioni. Uno statista guarda alla prossima generazione.
Ci sono molti che nella politica fanno solo una piccola escursione, altri che la considerano come un accessorio di secondaria importanza. Ma per me, fin da ragazzo, è stata la mia missione.
La pazienza è il rimprovero che ci rivolgono sovente come se significasse mancanza di volontà, come se non fosse la virtù più necessaria nel metodo democratico.
In politica non importa ciò che è reale. Importa ciò che agli sprovveduti appare reale. E ciò che appare reale lo fanno i media e gli sprovveduti ci credono.
Tre qualità possono dirsi sommamente decisive per l'uomo politico: passione, senso di responsabilità, lungimiranza.
Le due grandi armi impiegate dai partiti per riuscire sono i giornali e le associazioni.
La politica oggi è un segnale debole, e non può avere un ascoltatore forte. Verrebbe disintegrata.
La carica pubblica è l'ultimo rifugio del mascalzone.
Dopo le stragi mafiose in tutta Italia e la morte di Falcone e Borsellino è finito tutto. Il 61 a 0 dei seggi di Forza Italia in Sicilia è ineguagliabile, neppure Ceauçescu in Romania c'era riuscito.
La prima regola in politica è di non credere mai ad una notizia prima che non sia stata ufficialmente smentita.
La politica è tale se prefigura il nuovo, non esiste politica che non prefiguri il nuovo.
Ciò di cui c'è bisogno è un prolungato oltraggio... alle autorità viene dato fin troppo rispetto sconsiderato.
Lasciamo in pace i geni. Dico solamente che ai politici resta da fare la politica onesta. Nient'altro che questo. Ma sarebbe la rivoluzione.