Celibe. Un uomo che ha perso l'occasione di rendere infelice una donna.
Lacrima. Dolore in soluzione: sofferenze del cuore ridotte allo stato liquido.
Economia. Fare a meno del necessario per risparmiare denaro e comprare il superfluo.
Telegramma. L'unico posto dove contano le parole, invece che le azioni.
Vento. Aria che ha fretta.
Ogni sventura dà poi il piacere di raccontarla.
Il celibato non sclerotizza le capacità affettive, anzi è il contrario: esige che esse crescano infinitamente dilatando il proprio cuore ai confini del Mondo.
Le fonti si confondono col fiume, i fiumi con l'Oceano, i venti del Cielo sempre in dolci moti si uniscono, niente al mondo è celibe, e tutto per divina legge in una forza si incontra e si confonde. Perché non io con te?
Rivendicare i pacs o chiedere l'abolizione del celibato ecclesiastico obbligatorio, posizioni che sembrano il non plus ultra del progressismo e della "modernizzazione", significa anche voler estendere a tutti il diritto-dovere di vivere in famiglia.
Nel matrimonio ci son molti dolori, ma nel celibato non c'è alcun piacere.
Numerosi psichiatri e psicologi hanno dimostrato che non esiste relazione tra celibato e pedofilia, ma molti altri - e mi è stato confermato anche recentemente - hanno dimostrato che esiste un legame tra omosessualità e pedofilia. Questa è la verità e là sta il problema.
Un celibe è un uomo che ha perduto l'occasione di fare infelice una donna.
Date il voto alle donne e fra cinque anni ci sarà una tassa astronomica sul celibato.
Data l'età media di preti e suore, fra 20 anni ci saranno pochissimi preti. Ci sono 25mila sacerdoti sposati in Usa e circa 150 mila in tutto il mondo che non possono essere usati perché la chiesa applica una regola medioevale che ha imposto il celibato.
Il celibato dei preti è un'idea particolarmente buona perché tende a sopprimere ogni propensione ereditaria al fanatismo.