Nessuno torna in Congo se non è costretto a farlo.
Era il silenzio. Era il rumore che non c'era a essere sbagliato.
Esiste solo una cosa più vuota di una vita senza amore, ed è una vita senza dolore.
Nessuno è come sembra, e quasi tutto, a parte il tradimento vero e proprio, è menzogna e inganno. E il giorno in cui scopriamo che neanche noi siamo diversi, è il giorno in cui ci viene meno la voglia di vivere.
Quando si comincia a pensare con la propria testa, si resta subito soli.
La prima condizione per comprendere un Paese straniero, è annusarlo.
La carta geografica, insomma, anche se statica, presuppone un'idea narrativa, è concepita in funzione d'un itinerario, è un'Odissea.
Quando ci si accorge che la propria vita è priva di senso ci si suicida o si viaggia.
Sotto l'azzurro fitto del cielo qualche uccello di mare se ne va; né sosta mai: perché tutte le immagini portano scritto:«più in là»
Chi non si muove, non può rendersi conto delle proprie catene.
Non si parte per andare da nessuna parte senza aver prima di tutto sognato un posto. E vice versa, senza viaggiare prima o poi finiscono tutti i sogni, o si resta bloccati sempre nello stesso sogno.
Io non viaggio per andare da qualche parte, ma per andare. Io viaggio per amore del viaggio. Muoversi è la grande cosa.
La meta è partire.
Dopo ogni viaggio, in cui mi sono illuso di interessarmi di qualcosa, di capire, di arricchirmi, mi accorgo che sono affondato di un altro centimetro nelle sabbie mobili. Non bisogna muoversi.
La mappa non è il territorio.Il menù non è il pranzo.Lo spartito non è la musica.