La miseria è il legame più stretto dei cuori.
Nulla è più pericoloso di un amico senza discernimento; un nemico saggio vale di più.
Le persone che non fanno rumore sono pericolose.
La morte non prende mai il saggio di sorpresa. Egli è sempre pronto ad andare.
È doppio il piacere nell'ingannar chi inganna.
Non siamo così difficili: i più accomodanti, sono i più intelligenti.
C'erano dei porci in una baia, armi contro la miseria solo che quel giorno il vento cambiò...
Raramente la miseria genera e bellezza e poesia, nella realtà genera cattiveria e invidia.
Non c'è niente di peggio che venir piantati dalla propria donna quando si è al verde. Niente da bere, niente lavoro, solo quattro pareti, star lì seduti a fissare le pareti e a pensare. Ecco come si vendicavano le donne, ma stavano male anche loro. O così mi piaceva credere.
Coloro che guardano alla miseria con indifferenza, sono i più miserabili.
Gli organi tutti per atteggiarsi al lavoro consumano una grande quantità di forza, e se il lavoro non si compie, esso va miseramente perduto.
La miseria non coincide con la povertà; la miseria è la povertà senza fiducia, senza solidarietà, senza speranza.
Niente mi disgusta quanto le persone che provano un sentimento di fratellanza perché hanno scoperto, l'una nell'altra, la medesima bassezza. È una fratellanza viscida, alla quale non ambisco.
La vera libertà individuale non può esistere senza sicurezza economica ed indipendenza. La gente affamata e senza lavoro è la pasta di cui sono fatte le dittature.
Chi cresce attorno al vuoto e ne conosce il morso cerca di tessere una trama robusta e amorevole perché non vi cada piú nessuno.
Molto spesso è proprio la scarsità, la difficoltà di accesso a un cibo che ne fonda il valore di prodotto raro e pregiato.