Noi siamo irrimediabilmente in ritardo sulla stupidità.
Il fatto di essere andato il più lontano possibile mette in qualche modo fine al viaggio. La sola tappa successiva sarebbe il non ritorno.
La seduzione è un oggetto non identificato, un oggetto non analizzabile, teorico ed amoroso.
Uno dei piaceri del viaggio è immergersi dove gli altri sono destinati a risiedere, e uscirne intatti, riempiti dell'allegria maligna di abbandonarli alla loro sorte.
La gloria presso il popolo, ecco ciò a cui bisogna aspirare. Niente varrà mai quanto lo sguardo sperduto della salumiera che ci ha visto in televisione.
Nel credere c'è qualcosa che ricorda una leggera demenza, ma la convinzione, credenza raddoppiata, è chiaramente segno di ritardo mentale.
L'intelligenza tende all'imbecillità come i corpi tendono al centro della terra.
Un fesso erudito è più fesso di un fesso ignorante.
L'ottusità è sempre una irresistibile tentazione per l'ingegno arguto, e la stupidità è la permanente Bestia Trionfans che chiama fuori la saggezza dalla sua caverna.
Contro la stupidità anche gli dei sono impotenti. Ci vorrebbe il Signore. Ma dovrebbe scendere lui di persona, non mandare il Figlio; non è il momento dei bambini.
Ci saranno sempre degli eschimesi pronti a dettare le norme su come si devono comportare gli abitanti del Congo durante la calura.
Il danno peggiore per gli stupidi, è essere se stessi.
La stupidità ha fatto progressi enormi. È un sole che non si può più guardare fissamente. Grazie ai mezzi di comunicazione, non è più nemmeno la stessa, si nutre di altri miti, si vende moltissimo, ha ridicolizzato il buon senso, spande il terrore intorno a sé.
La stupidità degli altri mi affascina, ma preferisco la mia.
La stupidità è spesso ornamento della bellezza: dà agli occhi quella limpidezza tetra degli stagni nerastri e la calma oleosa dei mari tropicali.
Il silenzio è l'unica risposta logica da poter dare agli stupidi.