D'estate l'incasso al botteghino del cinema è dannatamente maggiore.
Non ci sono più mezze stagioni. Vivaldi, fosse nato adesso, non faceva primavera, estate... Ne faceva una sola, una sola di strombazzamenti e la chiamava 'Tempo di merda'.
Nella profondità dell'inverno, ho imparato alla fine che dentro di me c'è un'estate invincibile.
Guardi chi passa nella grande estate: la bicicletta tinnula, il gran carro tondo di fieno, bimbi, uccelli, il frate curvo, il ramarro.
Mi sento a mio agio vestito di nero, ma d'estate col caldo mi sento meglio vestito d'azzurro.
Nel bel mezzo dell'inverno, ho infine imparato che vi era in me un'invincibile estate.
Nessuna bellezza di primavera, nessuna bellezza estiva ha la grazia che ho visto in un volto autunnale.
L'estate era alle porte e mia sorella alla finestra.
Gli ex presidenti rapinano banche per finanziarsi un'estate senza fine.
Non c'è che una stagione: l'estate. Tanto bella che le altre le girano attorno. L'autunno la ricorda, l'inverno la invoca, la primavera la invidia e tenta puerilmente di guastarla.
Estate. Un'estate è sempre «eccezionale», calda o fredda, secca o umida che sia.