E' bello poter comunicare via digitale con altre persone sparse nel mondo.
E quale modo migliore di condividere i miei pensieri se non spiattellandoli in rete??
Su Internet c'è molto più di qualunque cosa uno possa immaginare. È una specie di realtà al cubo, c'è tutto e infinitamente più di tutto e infinitamente più di tutto di tutto. È un incubo.
Forse lei avrebbe proibito Internet per tenere aperte le biblioteche.
Non è un sogno pensare di essere pagati per scrivere la recensione di un'attività commerciale.
Internet è come un immenso magazzino (di informazioni), ma non può costituire di per sé la memoria.
Quando mi trovo alle conferenze sull'informazione tecnologica e la gente dice che la cosa più importante al mondo è fare in modo che le persone possano connettersi alla Rete, io rispondo: "Mi state prendendo in giro? Siete mai stati nei Paesi poveri?".
Twitter è un ecosistema diverso dagli altri, a disposizione del pubblico che gli conferisce il suo vero valore.
Il professionista dell'informazione si prende una vacanza salgariana. Internet come i mari della Malesia, pieni di pirati, misteriosi gorghi e belle prigioniere.
Ho scritto molti articoli e alcuni libri sulla Rete. Nel 2004 Beppe Grillo ne lesse uno: "Il Web è morto, viva il Web", rintracciò il mio cellulare e mi chiamò. Lo incontrai alla fine di un suo spettacolo a Livorno e condividemmo gran parte delle idee.
Le tecnologie aprono orizzonti incredibili. Internet non dà informazione, dà soltanto dati. L'informazione si ha quando i dati sono stati assimilati dal cervello.