James Remar è studente di vita.
Davvero una vita non basta: così poco tempo e così tanti coglioni da mandare affanculo.
La vita non sta in un album di nozze.
Al momento la mia è vita è come il mio armadio: un caos organizzato.
Si dovrebbe godere della gioia, della bellezza, del colore, della vita. Quanto meno si parla delle piaghe della vita tanto meglio è.
L'arte non è altro che un mezzo per dimenticare l'umana tragedia per qualche tempo.
Chi vive, quando vive, non si vede: vive. Se uno può vedere la propria vita, è segno che non la sta vivendo più: la subisce, la trascina.
La vita pubblica e la vita privata sono due cose diverse: sono rette da leggi diverse, e si muovono su diversi piani.
L'uomo che osa sprecare anche un'ora del suo tempo non ha scoperto il valore della vita.
Lo sforzo disperato che compie l'uomo nel tentativo di dare alla vita un qualsiasi significato è teatro.
La vita è cosa di tanto piccolo rilievo, che l'uomo, in quanto a sé, non dovrebbe esser molto sollecito né di ritenerla né di lasciarla.