Gli errori e i mali del popolo sono l'opera di quelli che lo governano.
Ovunque il popolo non ha proprietà onde esistere, il governo è monarchico o aristocratico. Ovunque il popolo può esistere di sua proprietà il governo è suscettibile di democrazia.
Ogni legge che lascia il meno d'arbitrio ai giudici e ai tribunali è la più perfetta.
La religione di sua natura è ugualmente lontana dalla dipendenza e da qualsivoglia interesse del mondo vizioso, o corrotto, a cui si vorrebbe farla servire: perciò la politica la rende coercitiva allorché vuol farla servire ad un interesse qualunque.
Il viaggio verso l'eccellenza è un viaggio che non finisce mai. Alcune persone, però, non muovono mai il primo passo per iniziarlo.
L'uomo che non ha di che vivere di sua proprietà, deve necessariamente servire: ma quello che possiede abbastanza per vivere del proprio, può essere veramente libero.
La miseria italiana è la grande scusa che permette al governo di gettar via denari.
Molti governi sopravvivono grazie alla dieta mediterranea: sole, mare e tante insabbiature.
Un governo espresso da un Parlamento così povero di conoscenze specifiche non precede le situazioni, ne è trascinato.
Il nostro paese è stato fondato sulla sfiducia verso il governo. I nostri padri fondatori diedero il potere al popolo per controllare il governo. Così quando i nostri politici dicono, 'Fidati di me,' sono in effetti molto non-americani.
Il governo Letta deve lavorare per tutto il 2014.
Colui che cerca di persuadere una moltitudine che il loro governo non è buono quanto vorrebbero non mancherà mai di ascoltatori attenti e favorevoli.
Il governo non deve essere guidato dall'eccitazione temporanea, ma dalla sobrietà del pensiero.
Io credo che ogni governo sia un male, e che cercare di migliorarlo è per lo più uno spreco di tempo.
Saper addossare agli altri i propri errori e farsene scudo contro la malevolenza altrui è una grande abilità in chi ha responsabilità di governo.
C'è chi, come prezzo del proprio misfatto, ebbe la forca, chi la corona.