Neppure noi sapevamo d'essere al mondo.
Il primo libro sarebbe meglio non averlo mai scritto. Finché il primo libro non è scritto, si possiede quella libertà di cominciare che si può usare una sola volta nella vita.
Viaggiando ci s'accorge che le differenze si perdono: ogni città va somigliando a tutte le città, i luoghi si scambiano forma ordine distanze, un pulviscolo informe invade i continenti.
Quando ho più idee degli altri, do agli altri queste idee; se le accettano, questo è comandare.
I fascisti utilizzano la miseria per perpetuare la miseria, e l'uomo contro l'uomo.
L'unico modo di fuggire alla condizione di prigioniero è capire com'è fatta la prigione.
Le star internazionali sono fantastiche: sono gli attori migliori al mondo e solo in pochi se ne rendono conto.
La felicità è come la verità: non la si ha, ci si è. Per questo nessuno che sia felice può sapere di esserlo. Per vedere la felicità, ne dovrebbe uscire. L'unico rapporto fra coscienza e felicità è la gratitudine.
In un istante le si rivelò nella sua completezza la portata del suo stesso inganno, e si domandò atterrita come avesse potuto incubare per tanto tempo e con tanta sevizia una simile chimera nel cuore.
La storia del mondo non è altro che il progresso della consapevolezza della libertà.
È facile giudicare gli altri, ma ci rendiamo conto di quanto sia meschino il nostro disprezzo solo quando li abbiamo persi, quando ce li portano via.
Non sappiamo bene chi siamo, finché non sopravviene una nuova circostanza a rivelarcelo.
Non puoi controllare quello che succede intorno a te, ma sei sempre in controllo di ciò che succede dentro di te.
Le donne non sanno vivere senza sapere quello che avviene dentro di loro. Gli uomini non sanno vivere senza sapere quello che succede fuori di loro: nel mondo.
Forse si riesce meglio a mantenere la gioia di vivere se si tiene costantemente presente la propria transitorietà e il fatto che la morte può giungere in ogni momento, invece che scacciarne il pensiero.
Erano due individui perfettamente insignificanti e senza capacità, la cui esistenza è resa possibile solo grazie alla elevata organizzazione delle moltitudini incivilite.