Il dialogo planetario rende i ragazzi molto forti e molto creativi.
Capii che sperare di essere rispettata dalle gente per essere femminista è come sperare di non essere caricati da un toro perché si è vegetariani.
È certo meglio essere maschi piuttosto che donne, perché anche il maschio più miserando ha una moglie cui comandare.
I giornali arrivavano con tale ritardo che, più che notizie, portavano storia.
L'erotismo e la fantasia entrarono nella mia vita con la forza di un tifone, infrangendo l'ordine noto delle cose.
Il dialogo è indispensabile per la ricerca dell'unità, ma a condizione che non si compiaccia nella immobilità di una pace confessionale.
Il dialogo dovrebbe essere semplicemente un suono fra gli altri, solo qualcosa che esce dalla bocca delle persone, i cui occhi raccontano la storia per mezzo di espressioni visive.
La prima condizione perché il dialogo sia possibile è il rispetto reciproco, che implica il dovere di comprendere lealmente ciò che l'altro dice.
Vi sono molti per i quali il dialogo è un'ancora di salvezza a tal punto che, quando è finito, sprofondano in una certa disperazione.
Gesù non intende il dialogo come una concessione che falsifica la verità.
Con le donne monologo volentieri. Ma il dialogo con me stesso è più stimolante.
La sollecitudine di accostare i fratelli non deve tradursi in una attenuazione, in una diminuzione della verità. Il nostro dialogo non può essere una debolezza rispetto all'impegno verso la nostra fede.
Il dialogo è importante solo se ci arricchisce, se chiarisce idee che ci aiutano a percorrere meglio il cammino della nostra esistenza.
Ci si trascina di notte per le vie e si parla tra sé. Il dialogo alligna di giorno e risuona dei suoi traffici ignobili. Di notte si monologa. Come dei re.