Lo dovevamo affogare nella saliva, il mondo.
Qualche volta penso che la gente comincia a bucarsi soltanto perché, senza neanche rendersene conto, ha una gran voglia di un po' di silenzio.
Devo creare un sistema o essere fatto schiavo dal sistema di un altro.
A volte la crudeltà ti viene d'istinto. Non puoi esserne fiera, ma puoi sforzarti di rendertene conto.
Il consumismo capitalistico non è più in grado di estendere il credito ai suoi cittadini per perpetuare un programma di shopping e riproduzione senza tregua che, ormai svelato nella sua fondamentale natura di raggiro a vantaggio dei megaricchi, non ha più conigli da estrarre dal cilindro.
Seppure il mondo non servisse a nient'altro, sarebbe un buon soggetto di meditazione.
Quando verrà la fine del mondo, mi ritirerò a vita privata.
In un mondo d'arrivisti buona regola è non partire.
Il mondo non è uno spettacolo, ma un campo di battaglia.
Il mondo è una scena che i filosofi ne fanno vedere di giorno, e si suol vederla illuminata di notte.
Abbiamo fatto del nostro meglio per peggiorare il mondo.
Mi è stato più facile pensare un mondo senza creatore, che un creatore pieno di tutte le contraddizioni del mondo.
Il mondo fa di noi uomini e donne dei pazzi, e perfino i santi sono dei dementi, non si salva niente. Così vaffanculo.
Noi siamo convinti che il mondo, anche questo terribile, intricato mondo di oggi può essere conosciuto, interpretato, trasformato, e messo al servizio dell'uomo, del suo benessere, della sua felicità. La lotta per questo obiettivo è una prova che può riempire degnamente una vita.
Nella lotta tra te e il mondo, stai dalla parte del mondo.