Lo dovevamo affogare nella saliva, il mondo.
A volte la crudeltà ti viene d'istinto. Non puoi esserne fiera, ma puoi sforzarti di rendertene conto.
Devo creare un sistema o essere fatto schiavo dal sistema di un altro.
Se ti comporti con riserbo e decoro, la vita diventa una noia mortale. Se ti lasci andare, diventa squallida e patetica.
Il consumismo capitalistico non è più in grado di estendere il credito ai suoi cittadini per perpetuare un programma di shopping e riproduzione senza tregua che, ormai svelato nella sua fondamentale natura di raggiro a vantaggio dei megaricchi, non ha più conigli da estrarre dal cilindro.
Il mondo è un effetto necessario della natura divina, e non è stato fatto per caso.
È una follia non seconda a nessuna, volersi immischiare di correggere il mondo.
Il mondo intero è un palcoscenico, e gli uomini e le donne, tutti, non sono che attori.
Sono sempre più convinto che non bisogna giudicare Dio da questo mondo, perché è soltanto un abbozzo che gli è riuscito male.
La bellezza del mondo ha due tagli, uno di gioia, l'altro d'angoscia, e taglia in due il cuore.
Il mondo non è nero e bianco. Sembra di più nero e grigio.
Spesso è accaduto che il mondo venisse accusato di essere cattivo per il semplice fatto che colui che lo condanna ha dormito male o ha fatto indigestione. Ed è spesso accaduto che il mondo sia stato proclamato benedetto perché colui che lo lodava aveva baciato un momento prima una ragazza.
Il mondo di fuori è sempre là. Puoi fare qualsiasi cosa ma stai certo che te lo ritrovi al suo posto, sempre. C'è da non crederci, ma è così.
Il mondo è bello, e fuori di esso non c'è salvezza.