Le cose sante sono rivelate solo agli uomini santi.
La vita è breve, l'arte vasta, l'occasione istantanea, l'esperienza ingannevole, il giudizio difficile.
Per le malattie estreme i trattamenti estremi sono i più efficaci.
La vita è breve, l'arte è lunga, l'occasione è fugace, l'esperienza è fallace, il giudizio è difficile. Bisogna che non solo il medico sia pronto a fare da sé le cose che debbono essere fatte, ma anche il malato, gli astanti, le cose esterne.
In caso di dolore agli occhi, dare a bere vino puro, bagnare con molta acqua e salassare.
In qualunque malattia è buon segno se il malato serba lucidità e appetito, cattivo segno se gli accade il contrario.
Non mi propinate queste stronzate sulla santità della vita, insomma, anche se esistesse una cosa de genere non penso sia qualcosa da imputare a Dio. Sapete da dove viene la santità della vita? Ce la siamo inventata noi. E sapete perché? Perché siamo vivi! Tornaconto personale.
Anche la santità è una tentazione.
Santità non è farsi lapidare in terra di Paganìa o baciare un lebbroso sulla bocca, ma fare la volontà di Dio, con prontezza, si tratti di restare al nostro posto, o di salire più alto.