Nei nostri pensieri ha molta più parte la volontà che l'intelligenza.
Si hanno un po' meno amici di quanto si supponga, ma un po' di più di quanto si sappia.
L'età dell'uomo, vista dal di dentro, è eterna giovinezza.
Potremmo entrare in un nuovo, significante rapporto con tutto il creato, se cominciassimo a pensare col cuore.
Gli amici non sono né molti né pochi ma in numero sufficiente.
La morte stessa non è, per chi vi rifletta, cosa così seria come il matrimonio.
Leggere pensieri altrui stimola il cervello a produrne di propri: come guardare le donne degli altri eccita il desiderio sessuale.
I pensieri sono le ombre delle nostre sensazioni: sempre più oscuri, più vani, più semplici di queste.
I grandi pensieri vengono dalla mente e non dal cuore come si è sostenuto, ma è dal cuore che essi traggono la loro forza.
Lo stadio più elevato nelle civiltà morali consiste nel riconoscere che dovremmo controllare i nostri pensieri.
Il pensiero è il più grande nemico della perfezione.
Guardiamo poco il cielo perché i nostri pensieri tendono al basso.
Il nostro pensiero è ancora più variabile della nostra vista, e tutti gli altri sensi e facoltà contribuiscono a questo cambiamento, né esiste forse un solo potere dell'anima che resti identico, senza alterazione, un momento.
Ma tu chi sei che avanzando nel buio della notte inciampi nei miei più segreti pensieri?
La nostra testa è rotonda per permettere ai pensieri di cambiare direzione.
Niente è più pericoloso d'un grande pensiero in un piccolo cervello.