Una moglie è uno schiavo che bisogna saper mettere su un trono.
La pazienza è ciò che nell'uomo più somiglia al procedimento che la natura usa nelle sue creazioni.
Che cosa c'è di più bello del contemplare la propria vita e trovarla pura come un giglio? Io e la vita siamo come un giovane e la sua fidanzata.
Da quando le società esistono, un governo, per forza di cose, è sempre stato un contratto d'assicurazione concluso fra i ricchi contro i poveri.
L'odio è un tonico, fa vivere, ispira vendetta; invece la pietà uccide, indebolisce ancora di più la nostra debolezza.
La sfortuna è un marciapiede per il genio, una piscina per il cristiano, un tesoro per l'uomo capace, un abisso per i deboli.
Mi sono convinto che per rendere felice la propria moglie bastano due cose: primo, lasciarle credere che può fare a modo suo e, secondo, lasciarglielo fare.
Tutte le donne sono diverse, ma tutte le mogli sono uguali.
Se uno ti porta via la moglie, non c'è peggior vendetta che lasciargliela.
La moglie obbediente è quella cui il marito ha ordinato di fare ciò che vuole lei e lei lo fa.
Dovessero disperarsi tutti quelli che han mogli fuorviate, un buon decimo dell'umanità si dovrebbe impiccare.
Il dolore della morte delle moglie è come le percosse del gomito; che, benché elle dolgano forte, passano via spacciatamente.
Gli uomini che in casa sottostanno alla disciplina di una moglie bisbetica sono appunto quelli che, fuori, sono più concilianti e ossequiosi.
Moglie, sardine ed acciughe: queste, sott'olio e sotto salamoia; la moglie, sotto chiave.
Le buone amanti, se poi diventino mogli, sono quasi sempre cattive mogli.
Quanti uomini coniugati hanno vissuto quel mattino, in cui s'è fatto chiaro per essi che la loro giovane consorte è noiosa e crede il contrario! Per non parlare di quelle donne, la cui carne è volenterosa e il cui spirito è debole.