I bambini consolano di tutto, tranne del fatto di averne.
L'uomo onesto mente dieci volte al giorno, la donna onesta venti volte al giorno, l'uomo di mondo un centinaio di volte al giorno. Non si è mai stati in grado di contare quante volte al giorno menta una donna di mondo.
Niente è più pericoloso d'un grande pensiero in un piccolo cervello.
Ci si studia tre settimane, ci si ama tre mesi, ci si bisticcia tre anni, ci si tollera trent'anni e i figli ricominciano.
Per quanto possa essere cattivo un governo, c'è qualcosa di peggio, è la soppressione del governo.
Si può considerare l'uomo come un animale di specie superiore che produce filosofie e poesie pressappoco come i bachi da seta fanno i loro bozzoli e le api fanno i loro alveari.
Non è bello esser bambini: è bello da anziani pensare a quando eravamo bambini.
Ogni bambino che nasce è in qualche misura un genio, così come un genio resta in qualche modo un bambino.
Il bambino ha il dono di accettare molto rapidamente la scomparsa di una sensazione. Gli sono risparmiati quei contorni remoti e sfuggenti che costituiscono la vastità del dolore.
Conviene a chi nasce molta oculatezza nella scelta del luogo, dell'anno, dei genitori.
I bambini sono un genere voluttuario.
Forse neanche un solo uomo è degno di avere un bambino.
Il bambino che non gioca non è un bambino, ma l'adulto che non gioca ha perso per sempre il bambino che ha dentro di sé.
Il bambino è padre dell'uomo.
C'è qualcosa di più triste che invecchiare, ed è rimanere bambini.
Non c'è niente di più dolce che dormire coi tuoi bambini e sentire il loro respiro sulle tue guance.