La maggioranza dell'umanità vive un'esistenza di tranquilla disperazione.
La chiave per vivere in armonia è mantenere il proprio calore vitale nel modo più economico (e semplice) possibile, producendo l'ammontare massimo dell'unico capitale umano in fin dei conti reale: il tempo.
Se ci fosse chi riesce a vivere senza mai servirsi del denaro, lo Stato esiterebbe a chiedergliene. Ma il ricco, per non fare paragoni spiacevoli, è sempre colluso con l'istituzione che lo fa ricco.
Un altro può anche pensare per me, ma non è desiderabile che lo faccia precludendomi la possibilità di pensare per me stesso.
Nessun metodo o disciplina può superare la necessità di essere per sempre all'erta.
Albeggia solo quel giorno nel quale siamo svegli.
In ogni grande organizzazione è molto, molto più sicuro sbagliare con la maggioranza che avere ragione da soli.
Il peggior nemico della verità e della libertà nella nostra società è la maggioranza compatta, la maggioranza liberale.
La maggioranza giudica profondo solamente chi smentisce clamorosamente le opinioni comuni.
Quando ti rendi conto che sei dalla parte della maggioranza, sappi che è ora di cambiare.
Avere la maggioranza, non significa avere ragione.
Perché seguiamo la maggioranza? Forse perché ha più ragione? No, solo più forza.
La maggioranza ha sempre ragione, ma la ragione ha raramente la maggioranza alle elezioni.
La maggioranza è la via migliore perché è visibile e ha la forza di farsi obbedire. Tuttavia è l'opinione dei meno competenti.
Una maggioranza non può mai sostituire un uomo. Come cento stolti non fanno un savio, così è improbabile che da cento vigliacchi esca una decisione eroica.