La fotografia è un'azione immediata; il disegno una meditazione.
Non è la mera fotografia che mi interessa. Quel che voglio è catturare quel minuto, parte della realtà.
Ci sono scuole per qualsiasi cosa, dove si impara di tutto e alla fine non si sa niente, non si sa niente di niente. Non esiste una scuola per la sensibilità. Non esiste, è impensabile. Ci vuole un certo bagaglio intellettuale.
In ogni caso, sfocata o meno, nitida o meno, una fotografia buona è una questione di proporzioni, di rapporti tra neri e bianchi.
Le fotografie possono raggiungere l'eternità attraverso il momento.
La fotografia è verità, e il cinema è verità ventiquattro volte al secondo.
In fondo la fotografia è un modo più sbrigativo per fare una scultura.
Arte nata da un raggio e da un veleno.
Se passa un giorno in cui non ho fatto qualcosa legato alla fotografia, è come se avessi trascurato qualcosa di essenziale. È come se mi fossi dimenticato di svegliarmi.
Ogni dio crea a sua immagine e somiglianza, e altrettanto fanno i pittori. Soltanto i fotografi confezionano doppioni della natura.
Sono entrate le macchine, l'arte è uscita... Sono lontano dal pensare che la fotografia possa esserci utile.
Non ci si arrampica mai tanto in alto come quando non si sa dove si sta andando.
Credo che l'impegno e la tecnica si possono raggiungere con la volontà e lo studio mentre l'inventiva e la passione costituiscono qualcosa in più in quanto elementi innati e inesorabilmente speciali.
Non ritirarti proprio quando sei vicino a realizzare l'obiettivo.