La fede vede solo ciò che è. Mentre lei vede ciò che sarà.
La fede, l'amore e la speranza camminano nella notte: esse credono l'incredibile, amano ciò che si sottrae e li abbandona, sperano contro ogni speranza.
Come l'ago del grammofono segue le vibrazioni più sottili, invisibili del disco, così l'anima deve obbedire allo Spirito Santo.
Il suo rifiuto non può che essere una profonda minaccia per la persona: non annienterà la persona nell'uomo, ma potrà sfigurare il suo volto fino a renderlo irriconoscibile.
L'umanità sembra aver bisogno di un orizzonte di minaccia universale per poter essere sempre disponibile alla lotta.
Fede è credere ciò che sai che non è così.
La fede nell'opinione pubblica diventa in quelle contrade una specie di religione, e la maggioranza è il suo profeta.
La fede è stata la forza di Papa Wojtyla. E la fede fonda anche la solidarietà.
L'Abate passò il resto dei suoi giorni tra carcere e convento in continui atti d'abiura, finché non morì, senza aver capito, dopo una vita intera dedicata alla fede, in che cosa mai credesse, ma cercando di credervi fermamente fino all'ultimo.
La fede scava dei buchi: qualcosa deve riempirli.
O si pensa o si crede.
Dio ha messo nel mondo abbastanza luce per chi vuole credere, ma ha anche lasciato abbastanza ombre per chi non vuole credere.
Per la maggior parte della gente il non credere ad una cosa è basato sulla fede cieca in qualche altra cosa.
La fede è due cose: un atto ed il suo contenuto ed oggetto: un ritenere per vero e un ritenuto per vero.
La fede consiste nella volontà di chi crede.