Il criterio della verità è la bellezza.
Non può esserci un cristianesimo che non stia a priori ed intimamente in un essenziale contatto con il tronco sacro , come il ramo con la radice.
Il matrimonio di chi è impegnato nella chiesa è, egli lo voglia o no, un focolare aperto: gli altri vi guardano dentro; la cosa migliore perciò è che il matrimonio sia inteso dai coniugi stessi come parte del loro apostolato.
C'è nella Chiesa una tendenza ancora più pericolosa: il superamento o lo svuotamento della fede mediante il sapere.
Il sacerdozio universale dei fedeli, con Maria in quanto fondamento ed archetipo, fonda lo sfondo e la condizione del sacerdozio ministeriale.
Chi non impone mai la propria volontà a Dio, può essere sicuro di compiere sempre la sua volontà.
La Bellezza è una grazia, vivace e spirituale, la quale per il raggio divino prima si infonde negli Angeli, poi nelle anime degli uomini, dopo nelle figure e voci corporali.
Una bella ragazza non ha bisogno di altri gioielli oltre alla giovinezza, alla salute e al suo fascino naturale.
Sembra che l'onesto non s'identifichi col bello.
Da più cose, dunque, io sono avvinto, più persone, perciò, sento che mi avvincono, perché diversi e distinti sono i gradini della bellezza.
La bellezza promette sempre, ma non dà mai nulla.
La fonte originaria della bellezza è unicamente in Dio ed essa si manifesta nell'animo di coloro che sono entusiasticamente pervasi di lui.
La bellezza promette sempre e non dona mai alcunché.
La forza della bellezza esiste in misura non minore della forza magnetica e di quella di gravità.
La bellezza è estasi; è semplice come il desiderio del cibo. Non si può dire altro sostanzialmente, è come il profumo di una rosa: lo puoi solo odorare.
La beltà vostra è così grande, e pura Che 'nvidia, o biasmo in lei loco non trova; Ma però nulla ciò rileva, o giova, Che lo scoglio del cor via più s'indura.