Una volta credevo in Dio. Adesso credo soltanto in Dio.
L'anima nobile si fa un alimento di quelle cose che per l'essere volgare sono veleno.
L'uomo non è libero nella misura in cui non dipende da nulla o da nessuno: è libero nell'esatta misura in cui dipende da ciò che ama, ed è prigioniero nell'esatta misura in cui dipende da ciò che non può amare.
Le cose supreme non fioriscono che al di là della tomba. Ma esse cominciano quaggiù e la loro fragile semenza è nei nostri cuori, e niente fiorisce nel cielo, che non sia prima germogliato sulla terra.
La menzogna è un omaggio alla verità come l'ipocrisia è un omaggio alla virtù.
La donna promette quel che solo Dio può mantenere. Non essere amaro con lei. Non è forse già meraviglioso che una tale promessa esista? Iddio non ha richiamo più irresistibile di quello della donna.
Credo perché è assurdo.
La fede non è una virtù secolare: non si può andare al supermarket a comprare la fede e neppure prendere la laurea in fede. Essa nasce e cresce sul terreno fertile dell'etica e dell'amore.
Nessun raggio di sole va perduto, ma il germoglio che esso risveglia ha bisogno di tempo per spuntare. Non sempre è concesso al seminatore di partecipare al raccolto. Ogni opera che abbia valore è frutto di fede.
È facile, terribilmente facile scuotere la fede che un uomo ha in se stesso. Approfittarsi di questo per spezzare lo spirito di un uomo è opera del demonio.
La fede non è un fiore delicato, destinato ad appassire al minimo accenno di brutto tempo. La fede è come le montagne dell'Himalaya, che non possono modificarsi in alcun modo. Non c'è tempesta che possa smuovere le montagne dell'Himalaya dalle proprie fondamenta.
La fede è la più alta passione di un uomo. Ci sono forse in ogni generazione molti uomini che non arrivano fino ad essa, ma nessuno va oltre.
La fede nella verità comincia con il dubbio in tutte le «verità» credute sino a quel momento.
La fede trasporta le montagne.
La fede "corregge", in modo necessario e vitale, la tendenza dell'umanità al "relativismo".
Una fede lieve e pesante come la mannaia di una ghigliottina.