Un uomo che viene lodato è un uomo che viene messo in catene.
Evacuando si può pensare alla vita e alla morte, mangiando si può pensare a tutto, ma molto male, nel coito non si può e non si deve pensare a nient'altro. È svuotamento mistico. Ma per tutti.
Forse è per via dello zolfo contenuto e soffiato via dagli intestini, che si è pensato allo zolfo come emanazione del Diavolo e odore caratteristico dell'Inferno.
Ci sono dolori che possono calmare soltanto dosi molto elevate, così elevate da risultare mortali, di stupefacenti. Chi le pretende, per sé o per qualcuno che ama, ha certo più ragione di chi gliele nega.
Meglio sia un'intera famiglia a nutrirsi vegetarianamente, e non un solo componente, perché così non c'è separazione a tavola, tutti unisce in un magico circolo l'ideale comune.
La foresta quasi morta, dove spariscono i begli animali e gli uccelli, si popola sempre più di vipere. L'ultimo impressionante emblema della vita fuori dell'uomo è un moltiplicarsi di denti che stringono veleno.
Volete che si pensi bene di voi? Non lodatevi.
Si impiegano le lodi come i soldi: perché ci siano restituite con gli interessi.
Cerca di essere lodato da vivo e considerato beato una volta morto.
E loda di più la polvere un po' dorata che la doratura impolverata.
Per taluni rallegrarsi di una lode è soltanto una gentilezza del cuore e precisamente l'opposto di una vanità dello spirito.
Pochi sono tanto saggi da preferire un benefico biasimo a una lode traditrice.
Un grande classico è uno scrittore che si può lodare senza averlo letto.
Amiamo persino le lodi che non crediamo sincere.
Se certe nostre lodi fossero davvero meritate, preferiremmo non farle.
Non lodare un indegno solo per la sua ricchezza.