Non esiste né passato né futuro. Tutto è presente.
Qualcuno «costruisce» il proprio avvenire ma, in realtà, anche altri partecipano a questa impresa, che è primariamente una manifestazione della vita sociale.
Negare il passato significa negare il futuro.
Tante battaglie affrontate negli anni, eppure nessuna di esse è stata come questa. Siamo destinati a distruggerci l'un l'altro o possiamo cambiare ciò che siamo e unirci... il futuro è davvero già scritto.
Il puro presente è il processo impercettibile in cui il passato avanza divorando il futuro.
La nostra vita è fatta di risparmi, pensiamo sempre che ci sarà un momento migliore, che varrà la pena di vivere, che le cose cambieranno.
Quelli che riescono a mettersi nei panni altrui, quelli che riescono a capire come la pensano gli altri, non dovranno mai preoccuparsi per quello che il futuro ha in serbo per loro.
Il futuro è un libro dalle pagine bianche. Solo tu puoi riempirle.
Sospirare il passato e sperare per il futuro è come piangere il proprio presente.
Il preoccuparsi non ruba mai al domani il suo dispiacere, priva soltanto l'oggi della sua gioia.
Il futuro, di nuovo ignoto, scorre verso di noi, e io lo affronto per la prima volta con un senso di speranza, perché se un robot, un Terminator, può capire il valore della vita umana, forse potremo capirlo anche noi.