Gli uomini politici italiani, in generale, sono mediocri.
Uomini politici. Se dessero sempre risposte veritiere e soddisfacenti non sarebbero uomini politici.
L'autorità del grado non conta. L'italiano non si inchina davanti al berretto. Nulla lo indispone più dell'uniforme. Ma obbedisce al prestigio personale ed alla capacità di interessare sentimentalmente o materialmente la folla.
Il fesso, in generale, è incolto per stupidaggine. Se non fosse stupido, capirebbe il valore della cultura per cacciare i furbi.
L'uomo è l'unico essere che non voglia essere quello che è.
Si è creduti quando si dice una verità che fa comodo a chi l'ascolta.
Per acquistare popolarità bisogna essere una mediocrità.
Il mondo è una repubblica di mediocri, e sempre sarà così.
Un segno grave di mediocrità è il lodare sempre con moderazione.
I mediocri si lasciano sconsigliare dall'ostacolo specioso; i forti no.
Il lusso, la spensieratezza e lo spettacolo consueto della ricchezza fanno quei ragazzi così belli, che si direbbero d'una pasta diversa da quella dei figli della mediocrità e della povertà.
La vita è troppo breve per bere vini mediocri.
L'attesa attenua le passioni mediocri e aumenta le grandi.
Ottiene di più una mente mediocre grazie all'applicazione che un ingegno eccellente senza di essa.
Mai valutarci al di sopra della nostra mediocrità.
Non accontentatevi della mediocrità, di vivacchiare stando comodi e seduti.