Per acquistare popolarità bisogna essere una mediocrità.
Le donne rappresentano il trionfo della materia sull'intelletto, proprio come gli uomini rappresentano il trionfo dell'intelletto sulla morale.
I due punti più deboli della nostra epoca sono la mancanza di principi e la mancanza di immagine.
La storia delle donne è la storia della peggior forma di tirannia mai vista al mondo. La tirannia del più debole sul più forte. È la sola tirannia che duri.
L'intelligente non sa ascoltare e lo sciocco non sa parlare.
La donna non dovrebbe avere memoria. La memoria in una donna annunzia la fine della gioventù. Si può sempre giudicare dai capelli se una signora ha memoria o no.
Non esiste altro esempio di destino inesorabile pari a quello di un giovane d'ingegno che si raggrinza a vecchietto mediocre; senza colpi della sorte, solo per il rattrappimento a cui era già predestinato!
Il sistema esige la mediocrità, non la grandezza. Il sistema è basato sul lavoro. Il lavoro connesso all'arte è banalità.
Ottiene di più una mente mediocre grazie all'applicazione che un ingegno eccellente senza di essa.
Ogni passione che, appena gustata, è digerita, non è che mediocre.
Gran gente, i mediocri, quando sono operosi, attenti e pacati. Non hanno scatti di pensieri, di affetti, di risoluzioni; fanno quel che possono e sanno, magari quel che non sanno, ma con tanta buona volontà!
Non è necessario esser dei geni; ci si può accontentare di una mediocrità, tanto mediocre, da star fuori del comune.
Non mi interessa sviluppare un cervello elettronico potente. Mi accontento di uno mediocre, un po' come quello del presidente dell'AT&T.
La tendenza generale del mondo è quella di fare della mediocrità la potenza dominante.
La mediocrità annichilisce, appiattisce, rende tutti uguali. La fantasia e i sogni sottolineano le nostre risorse interne, cioè il nostro stesso segreto di vivere.
Ci si sbaglierà raramente, attribuendo le azioni estreme alla vanità, quelle mediocri all'abitudine e quelle meschine alla paura.