Pazientare è avere fiducia nel tempo.
Non ha senso pensare più in là di quello che si ha sotto gli occhi. Il futuro non esiste.
Solo quando vedi la luce, dopo che sei stata a lungo al buio, ti ricordi del colore delle cose.
Se t'incammini incontrerai ciò che non conosci, ti aprirai all'ignoto. Se resti fermo t'imbatterai solo in ciò che conosci già. Sono le deviazioni che conducono alla meta.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità.
Quante lezioni possono essere apprese dal mare: come la pazienza, e quanto a volte devi aspettare per ciò che vuoi, e il rendersi conto che le cose migliori nella vita sono gratuite, e nascono avendo per culla la libertà.
Sebbene la mia estesa esperienza come editore mi abbia portato a disdegnare i flashback, le anticipazioni e altri scaltri trucchetti, ritengo che se tu, mio caro lettore, riesci a prolungare la tua pazienza solo per un momento troverai che esiste un motivo per questo racconto di follia!
Non c'è forza paragonabile alla pazienza proprio come non c'è afflizione peggiore dell'odio.
Per il corteggiamento vale il consiglio che Robert Schumann dava ai pianisti: "Andare lento e correre sono errori di pari gravità".
La pazienza soccorre la collera.
Pazienza, quella mescolanza di coraggio morale e pavidità fisica.
Pazienza: una forma ridotta di disperazione, travestita da virtù.
Sapeva temporeggiare con una pazienza che altro non era se non la magnifica pazienza primitiva.
Bisogna essere pazienti: non si produce un bambino in un mese mettendo incinte nove donne.