È fallita l'idea che un Paese si governa come un'azienda.
In generale in Europa e in Italia, la ricreazione è finita. Non può continuare, deve finire, l'illusione che la spesa pubblica sia o possa essere una variabile indipendente dal Pil.
In Sudamerica il condono fiscale si fa dopo il golpe; in Italia prima delle elezioni; ma invertendo i fattori il prodotto non cambia: il condono fiscale è comunque una forma di prelievo fuori legge.
È finita in Europa l'"età dell'oro". È finita la fiaba del progresso continuo e gratuito. La fiaba della globalizzazione, la "cornucopia" del XXI secolo. Il tempo che sta arrivando è un tempo di ferro.
Le Poste non falliranno mai, i governi passano, le Poste restano.
Ogni avversità, ogni fallimento e ogni batticuore portano il seme di un beneficio equivalente o più grande.
Come si fa a credersi indegni di sopravvivere al fallimento quando il fallimento è solo un incidente di percorso che avrebbe dovuto renderci più forti?
Un fallimento è solo un successo rimandato fintanto che il coraggio insegna all'ambizione. L'abitudine a perseverare è l'abitudine della vittoria.
La sola volta che non fallisci è l'ultima volta che provi qualcosa - e funziona.
Se non avremo successo, allora corriamo il rischio di fallire.
Ognuno di noi ha un piano che non funzionerà.
Una delle cause più comuni del fallimento è l'abitudine di rinunciare quando ci si imbatte in una sconfitta temporanea. Prima o poi, tutti compiamo questo errore nella nostra vita.
Non c'è inferno più crudele del fallimento in un grande scopo.
Fallire è una naturale conseguenza del tentare. Avere successo richiede tempo e sforzi prolungati davanti a probabilità sfavorevoli. Pensare che accada diversamente, non importa cosa tu faccia, significa invitare te stesso a farti del male ed a limitare il tuo entusiasmo per provare di nuovo.
Non può esserci vera libertà senza la libertà di fallire.